CalcioPiù intervista il DG Vetrini

Con la carica di direttore generale ricoperta da ormai un decennio abbondante, Filippo Vetrini argomenta la fusione fra Gavorrano e Follonica spiegandone con piacere ambizioni, progetti e raccontando inoltre alcune vicende riguardanti il suo passato nel mondo del calcio prima di vestire i panni da dirigente. Immancabile, purtroppo, un pensiero e un commento su questo periodo anomalo pervaso da un senso di insicurezza e paura. Prima di tutto, però, Vetrini illustra la genesi di questo rafforzamento societario, indicando la ragione primaria che ha spinto il Gavorrano a optare per tale precisa scelta, dando prova di lungimiranza: “La società si è spinta in questa particolare direzione principalmente per un motivo ben mirato, ovvero quello di migliorare dal punto di vista del settore giovanile: l’impiantistica di Gavorrano, a causa di un solo campo a disposizione, non permetteva lo sviluppo di un calcio giovanile di un certo livello. Al fine di raggiungere questo scopo, quando si è palesata la possibilità di unire le forze con l’amministrazione comunale di Follonica, non ci siamo fatti pregare due volte ed è nata così questa idea: abbiamo colto la palla al balzo e, grazie a questa sinergia, stiamo ovviando a quei problemi logistici che non ci permettono di svilupparci come vorremmo”. Lasciando per un attimo in sospeso le questioni burocratiche e il presente, Vetrini apre una breve parentesi ricordando le esperienze calcistiche vissute prima di approdare al Gavorrano: “Nel mio passato calcistico sono stato dall’altra parte della barricata, infatti per una decina d’anni ho fatto l’arbitro. Una volta riposto il fischietto ho collezionato esperienze nell’ambito dirigenziale all’Audacia Legnaia, al Montelupo Fiorentino e infine in Eccellenza, a Castelnuovo dei Sabbioni. Il mio percorso nelle varie società è stato comunque molto lineare, ho sempre ricoperto la carica di direttore generale e questo è il mio undicesimo anno”. Con lo sguardo rivolto al futuro, il Gavorrano Follonica ha ben chiari i progetti e gli obiettivi da raggiungere, mettendo in mostra una pianificazione societaria di prim’ordine: “Molto dipende da quando riusciremo a usufruire del nuovo stadio a Follonica, proposito che pensiamo e speriamo di concretizzare a breve. Una volta ottenuto l’impianto calcistico appropriato, abbiamo un doppio obiettivo da realizzare: il primo è quello riguardante il settore giovanile, ovvero di sviluppare tale ambito e renderlo florido e di valore con il passare degli anni. L’altro progetto invece concerne la prima squadra, puntiamo a tornare fra i professionisti nel medio periodo, giacché abbiamo calcato quei terreni di gioco per cinque anni: siamo una società ambiziosa e penso che sia quello il palcoscenico adatto a noi”. Chiosa finale da parte di Vetrini che offre un suo pensiero sulla particolare e difficile situazione che tutte le società -e non solo- sono costrette ad affrontare a causa dell’emergenza sanitaria: “Stiamo tutti attraversando un periodo buio e complicato, sotto qualsivoglia punto di vista. I professionisti, dato che ne hanno le possibilità, fanno bene a continuare l’attività calcistica ma, obiettivamente parlando, per quanto concerne le categorie dalla Serie D in giù la situazione cambia: per quanto ci si possa adeguare al meglio a tutte le normative del caso, rispettare per filo e per segno i protocolli è decisamente complicato. Oltretutto questa situazione di scarsa chiarezza per quanto riguarda gli allenamenti el’attività motoria in generale all’aria aperta non aiuta di certo, motivo in più per cui ritengo che la sospensione dei campionati sia stata una scelta tanto sofferta da prendere quanto corretta da accettare. Capisco che non sia facile per nessuno digerire questa situazione, dalle società che hanno affrontato costi importanti alle persone stesse, le quali si vedono chiudere una valvola di sfogo importante, soprattutto per quanto riguarda il calcio a livello giovanile. Il gioco del pallone è molto amato in Italia, dover rinunciare momentaneamente a questa passione è un sacrificio per tutti”.

Intervista realizzata da Lorenzo Profili per la testata Calcio Più