Dal Teatro delle Rocce è partita la stagione del Follonica Gavorrano
Nella straordinaria cornice del Teatro delle Rocce all’interno del Parco Minerario di Gavorrano ha ufficialmente preso il via la prima stagione agonistica targata Follonica Gavorrano, la società nata a fine giugno dalla fusione del Gavorrano 1930 e del Real Follonica.
Trecento atleti, con i loro tecnici, i genitori e le autorità intervenute (tra loro rappresentanti della Figc, della Uisp, delle forze armate, l’assessore di Grosseto Fausto Turbanti, il parroco di Gavorrano Don Anselmo, che ha impartito una benedizione) hanno reso unica, affascinante la presentazione delle squadre che parteciperanno all’annata 2019-2020. Durante la serata, che si è aperta con una conviviale allietata da buona musica dal vivo, dirigenti, tecnici e giocatori hanno sviscerato sogni, desideri, obiettivi per l’anno che verrà e per un futuro che tutti si sono augurati ricco di soddisfazioni.

Il sindaco Andrea Biondi
«Il Teatro delle Rocce, un’eccellenza del comune di Gavorrano – ha sottolineato il sindaco di Gavorrano Andrea Biondi – è il luogo ideale per un’eccellenza a livello sportivo».

Il direttore generale Filippo Vetrini
«Avevamo un sogno – ha aggiunto il direttore generale del Follonica Gavorrano Filippo Vetrini – e lo abbiamo realizzato stasera ed è bellissimo annunciare la nascita della nuova società in uno scenario così bello. Adesso sta a noi cercare di coltivarlo: per la prima volta abbiamo la possibilità di far nascere un settore giovanile di eccellenza, che sia un punto di riferimento sia per la provincia di Grosseto che per la Maremma».
Vetrini ha colto l’occasione per annunciare «un accordo di collaborazione, di affiliazione con il Massa Valpiana per il nord della provincia e con l’InvictaSauro per Grosseto e la zona sud. Questo per noi è motivo di orgoglio e ringraziamo i presidenti Riccardo Berti e Paolo Brogelli che ci hanno voluto accompagnare in questo viaggio che sta per iniziare. Dobbiamo cercare di far sì che il sogno di tornare fra i protagonisti possa avere a breve una realizzazione, non so se sarà quest’anno. Sotto il punto di vista delle infrastrutture, non vogliamo ripetere esperienze nelle quali siamo stati costretti a giocare fuori casa. Il Follonica Gavorrano per la realtà prestigiosa che è e che deve diventare ha bisogno di una casa propria».

Il presidente Paolo Balloni
«Si è chiusa una bellissima pagina, quella del Gavorrano 1930 – ha dichiarato il presidente Paolo Balloni – ma non la storia. Vorrei ringraziare tutti i presidenti che mi hanno preceduto e che hanno portato la società così in alto».
Davanti al microfono di Francesca Ciardello, splendida conduttrice della presentazione, sono passati gli ospiti d’onore, a cominciare dal sindaco di Follonica Andrea Benini: «E’ una grande soddisfazione, una grande emozione. E’ stato un percorso lungo, difficile, a volte cruento Fatemi ringraziare tutte quelle persone che in questi anni hanno tenuto duro, e mi riferisco ai genitori e ai dirigenti del Real Follonica. E’ una giornata storica per il calcio follonichese e gavorranese L’ambizione è di diventare una realtà importante a livello toscano, di riportare tutti quei giocatori che se ne sono andare in un polo calcistico forte, serio, credibile. La società ha messo insieme le competenze della scuola calcio, del settore giovanile del Real Follonica e le grandi competenze manageriali del Gavorrano. Grazie alla famiglia Mansi per quello che sta facendo per dare futuro, fiducia e speranza agli appassionati del territorio».
Il vicepresidente Lorenzo Mansi, ha tenuto a precisare che «il percorso è iniziato un anno e mezzo fa. Prima che questo sogno diventasse realtà abbiamo preso contatti con il Real Follonica, perché l’esperienza della serie C ci ha messo davanti agli occhi che senza un settore giovanile non si costruisce niente. La nostra attenzione è rivolta a costruire delle zampe forti a questo essere che sta nascendo, coscienti di aver costruito una prima squadra forte che ha l’obbligo di distinguersi, perché è stata costruita per raggiungere i vertici della serie D. L’obiettivo è però anche di costruire un settore giovanile all’altezza, forse anche più forte della prima squadra».

I vicepresidenti Lorenzo Mansi e Antonio Marchionni
«Qualcuno non ci credeva – ha ribadito l’altro vicepresidente, Antonio Marchionni – ma oggi siamo qua, pronti a toglierci tante belle soddisfazioni».
Nel corso della presentazione sono salite sul palco tutte le squadre del Follonica Gavorrano, dalla serie D ai Pulcini e quelli dei Leoni di Maremma, la società presieduta da Stefano Bogi, che seguirà i Primi Calci e i Piccoli Amici. Non c’è ancora una squadra femminile, ma contiamo di averla per il prossimo anno – ha detto Lorenzo Mansi che ci permetta di essere al passo con i tempi. Con il direttore Vetrini avevamo pensato ad una squadra femminile già un paio di anni fa, prima del boom del Mondiale». Le prime due bambine tesserate sono Caterina Biondi, 8 anni, la figlia del sindaco di Gavorrano ed Elisa Mancini, di dieci anni.

Il responsabile del settore giovanile Marco Cacitti
Il responsabile del settore giovanile è uno di famiglia, Marco Cacitti: «Sicuramente questo incarico non è facile, ci metterò tutta la mia esperienza, cercherò di valorizzare questi giovani per il futuro. Sono a Gavorrano dal 2002, ho fatto tanti anni la prima squadra, Berretti, direttore tecnico. Vedremo se sarò capace di portare avanti questo incarico fondamentale per la crescita di tutto il settore». Il coordinatore della scuola calcio Renato Greco ha fatto il punto sugli atleti tesserati: «Siamo a 280, speriamo di superare i 300. Le iscrizioni sono sempre aperte, accogliamo i bambini a braccia aperte».
Il clou della serata si è ovviamente avuto al momento di chiamare sul palco la squadra di serie D, che si presenta al via del girone E con l’obiettivo di fare bene.
«Abbiamo allestito una squadra che credo debba fare la protagonista – ha detto mister Vitaliano Bonuccelli – Il che non vuol dire vincere, ma lottare per qualcosa d’importante. Domenica abbiamo il primo impegno ufficiale. In questo momento abbiamo bisogno di giocare, di disputare una partita vera. Siamo fiduciosi e siamo pronti per disputare un’annata da protagonisti. Il calcio d’agosto lascia il tempo che trova, dobbiamo continuare il nostro percorso di miglioramento. Abbiamo tanti giovani che hanno bisogno di amalgamarsi».
«E’ una squadra allestita per fare un campionato di vertice – ha aggiunto il capitano Federico Conti – Speriamo di rispettare i pronostici. Domenica contro il San Donato Tavarnelle metteremo tutto quello che abbiamo provato in allenamento».

Il patron Luigi Mansi
La chiusura della bellissima serata è stata riservata al patron, l’ingegnere Luigi Mansi, visibilmente soddisfatto di come sono andate le cose al Teatro delle Rocce: «Queste sono serate che giustificano gli ingenti sforzi fatti. Questi sforzi non li fa solo la famiglia Mansi ma lo fa anche lo staff tecnico. Dal punto finanziario lo fa una società importante che sta in questa zona, la Nuova Solmine, che fa parte del gruppo Sol.Mar, che ha nel suo Dna la responsabilità sociale e d’azienda. Quando si vedono questi spettacoli vuol dire che abbiamo dato concretezza a quelli sono i canoni della responsabilità sociale e d’azienda. Noi vogliamo continuare in questa direzione. E’ bellissimo lo spettacolo che sta alle nostre spalle. Tutto questo è stato reso possibile grazie a due amministrazioni che ci hanno appoggiato, seguito e a loro chiedo di fare tutti gli sforzi affinché si possa proseguire in questa avventura studiata e che richiede molti sforzi. E’ un momento di soddisfazione, è il coronamento di un lavoro fatto dalla dirigenza. Questo spettacolo deve invogliare il territorio a superare il campanilismo sociale tipico della Maremma. Vorrei però vedere questa straordinaria cornice di pubblico allo stadio dalle prossime settimane e nei prossimi anni in strutture che siano idonee ai nostri obiettivi. Mi aspetto un campionato di vertice, poi decideremo per strada se fare i primi o i secondi. E questo dipenderà anche dagli amministratori».

Da sinistra Antonio Marchionni, Filippo Vetrini, Lorenzo Mansi e Luigi Mansi