Dal suo ingresso in campo ha cambiato l’inerzia della gara, spingendo moltissimo a sinistra e confezionando un cioccolatino per la testa di Vieri Regoli che è valso il gol del definitivo 2-1 in pieno recupero. L’esperienza e la voglia di Giulio Grifoni sono al servizio del Follonica Gavorrano, per una stagione che si prospetta tutta da vivere.
La partita con la Pianese aveva un sapore particolare: da ex che gara ha vissuto Giulio Grifoni?
«Lo scorso anno ho vissuto una bella annata alla Pianese, quindi conservo bei ricordi a Piancastagnaio. È stata una bella gara tra due squadre forti, ma alla fine ha prevalso la rosa lunga di cui possiamo beneficiare. Tutti gli entrati a gara in corso hanno inciso e questo dimostra la forza e la profondità di questa squadra».
Ormai è sempre più un jolly, giocando in ogni zona del campo con la stessa caparbietà. Come interpreta i diversi compiti che il mister le assegna?
«Più gioco esterno e più sono a mio agio in campo, dato che giocare sulla fascia è il mio ruolo naturale. Però il mister propone il modulo 4312 e mi ha provato mezzala sin dall’inizio del ritiro. È un ruolo che mi piace perché mi permette spesso anche di allargarmi. Lo avevo già provato in passato per necessità, ma Marco Masi è un mister molto forte e quindi è bello imparare un nuovo ruolo da lui, ti insegna a stare in campo. Nonostante io abbia 30 anni c’è sempre da imparare. Con la Pianese poi siamo passati al 424 con gli esterni larghi, la duttilità nel calcio moderno richiede che non esistano più ruoli e noi abbiamo questa capacità di cambiare a partita in corso, che ci darà una grossa mano durante l’anno».
La sensazione è che il potenziale che questa squadra può tirare fuori è ancora ampio, lo abbiamo visto nei primi 20 minuti di gioco contro la Pianese.
«Il 4312 è un modulo difficile che richiede un lavoro continuo. Nel momento in cui troveremo tutte le dinamiche verrà fuori tutta la qualità che abbiamo. È un po’ come per le squadre di Maurizio Sarri: ci vuole del tempo ma, una volta assimilato il gioco, si vede tutto il potenziale della squadra. Con la Pianese nei primi 20-25 minuti è vero, questo si è visto, perché abbiamo fatto tutti uno-due e triangolazioni strette dove siamo andati più volte in porta. Contro una squadra forte che ha un’identità, una delle candidate a lottare per il titolo fino all’ultima giornata».
Dopo un anno di Pianese quanta voglia aveva Grifoni di tornare a giocare per questi colori e cosa si aspetta di dare ai suoi durante la stagione?
«Lo scorso anno ero andato via sapendo di lasciare casa. E quest’anno ho voluto fortemente il ritorno, così come sapevo che la società mi voleva. Quindi al momento della firma ero strafelice di tornare in biancorossoblù. E sono convinto che diremo la nostra anche quest’anno».