Il focus con Matteo Masini. «Il sogno è portare questa squadra in alto»

Ancora una volta tra i migliori in campo, Matteo Masini si è messo in mostra domenica a Figline anche per aver segnato un gol di una freddezza disarmante, soprattutto per un 18enne. Un colpo da biliardo dal limite dell’area che ha sbloccato il risultato in una gara poi vinta per 1-2 anche grazie al suo prezioso apporto.

Il classe 2005 però rimane con i piedi per terra e pensa a come contribuire al meglio per raggiungere gli obiettivi della squadra. «Il primo tempo è stato il migliore che abbiamo fatto finora – analizza – Siamo stati uniti e compatti sia in fase difensiva che offensiva. Abbiamo occupato bene il campo e abbiamo conquistato le seconde palle. Abbiamo fatto gol ma ne abbiamo preso uno su palla inattiva, cosa che non era mai successa. Ma oltre a quello non hanno fatto granché, la partita l’abbiamo fatta noi. Sono contento perché è il mio primo gol e per la vittoria su un campo difficile contro una squadra ben organizzata. Adesso pensiamo già alla gara con il Poggibonsi».

Primo gol di Masini in campionato da incorniciare. «Ho visto Talla che ha mandato in profondità Pino e andare sul secondo palo mi sembrava sbagliato – racconta – quindi mi sono appostato verso il centro. Ho anche pensato di tirare di prima, ma mi sono ricordato che il campo non era dei migliori, quindi l’ho stoppata bene e l’ho appoggiata in porta».

E la duttilità in mezzo al campo non gli manca. «Lo scorso anno giocavo a due, ma il ruolo che mi si addice di più e sulla mezzala e quindi anche sull’esterno di centrocampo – spiega – Il mister ha trovato questo modulo con cui stiamo facendo molto bene, faccio quello che mi dice e cerco di farlo al meglio».

Classe 2005 ma con la testa sulle spalle. «Mi trovo benissimo con tutti – racconta ancora Masini –. Sono felice dei compagni, sono tutti ragazzi per bene e li prendo come punti di riferimento, mi aiutano sempre. Dierna è un grande capitano, noi siamo veramente fortunati ad averlo con noi. Non è stato facile andare via da Empoli, comunque ero già andato via di casa a 14 anni. E sono arrivato qua nel momento giusto. Con mister Birindelli avevo iniziato bene, ma abbiamo deciso che era meglio andare a fare esperienza e sono felice di essere qua. Il mio sogno di quest’anno è portare il Follonica Gavorrano lassù e conquistare qualcosa di importante. Poi per i prossimi anni magari tornare tra i professionisti, poi quel che verrà verrà senza pensarci troppo, ma adesso sono concentrato sul Follonica Gavorrano».

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