«Matte, questa è per te». La vittoriosa semifinale di ritorno di Coppa Italia di Serie D contro la Varesina porta i biancorossoblù, ancora una volta, nell’olimpo delle finaliste.
Con un pensiero speciale dei ragazzi di Masi, che al termine della gara hanno subito dedicato il successo al compagno e amico Matteo Masini, rimasto infortunato nel precedente confronto di andata. Un gesto arrivato dal cuore, come grande è il cuore che i ragazzi hanno messo in campo per aggiudicarsi il confronto e conquistarsi la seconda finale in tre anni.
Anche quando è arrivato un inaspettato pari momentaneo degli ospiti: i minerari non si sono persi d’animo e hanno continuato a macinare gioco e occasioni, arrivando al fallo da rigore subito dall’ex di turno Antonino Pino e magistralmente realizzato dal Re di Coppe, Fabrizio Lo Sicco.
Il quale, prima della gara, aveva suonato la carica: «Dobbiamo lottare come degli animali», aveva detto in settimana il play biancorossoblù, che in effetti sa bene come si arriva a giocarsi un appuntamento simile. Sarà infatti, per lui, la quarta finale consecutiva nella competizione, dopo quelle giocate con Matelica, Follonica Gavorrano e Pineto.
Spoiler: tre su tre, e adesso caccia alla quarta. Così come i ragazzi di Masi vanno a caccia del secondo successo della competizione, cosa che finora non è mai riuscita a nessuna compagine di Serie D. Diventando inoltre, assieme a Turris e Uso Calcio, la terza squadra nella storia a partecipare a due finali diverse. Un bel dato, considerando che partecipano ogni anno oltre 170 squadre.
Ovviamente non è ancora finita qua: avversaria di turno sarà una fra Imolese e la schiacciasassi Trapani. Comunque andrà l’altra semifinale – il ritorno di Trapani è in programma la prossima settimana, partenza dall’1-2 in casa dell’Imolese per i siciliani – sarà un bello scontro tutto da vivere.
Così come tutto da vivere è stato il cammino dei ragazzi di Masi nella competizione. Eliminato ai rigori il forte Tau Altopascio al primo turno (a rete nei 90 minuti Pino e Regoli con un eurogol), ai 32esimi è arrivata la vittoria contro la Sangiovannese per 2-1, con i gol di Lo Sicco e Pignat.
Ai sedicesimi il bel successo per 3-1 contro il Vivi Altotevere Sansepolcro dell’ex allenatore Marco Bonura – proprio lui aveva alzato la coppa a Genzano – con la rete di Souare e la doppietta di Marcheggiani. Agli ottavi eliminato il Livorno con un 3-0 a tavolino, figlio dello schieramento da parte degli amaranto di un giocatore squalificato.
E arrivando ai quarti di finale, con la vittoria ai rigori contro la Casatese dopo i 90’ terminati sull’1-1 (gol di Regoli) e un’ottima gara. Adesso il doppio confronto con la Varesina che ha portato i ragazzi alla finalissima. Prima il pareggio dell’andata per 2-2 a Venegono Superiore, con l’autogol di Pertosa propiziato da Pignat e poi il bel gol di Mencagli, poi il ritorno di mercoledì con il 2-1 grazie all’incornata di Pignat e il rigore di Lo Sicco.
Insomma, la finale di Genzano contro la Torres del 2022 è ancora negli occhi, ma la speranza dei biancorossoblù è affiancare a quel ricordo un altro tutto nuovo. Di certo, i ragazzi in campo ce la metteranno tutta e noi, da fuori, faremo il massimo per sostenerli.
Non dimenticando – e come sarebbe possibile farlo – che c’è anche un bellissimo e avvincente campionato da portare in fondo. E adesso forza ragazzi, c’è da battere il Livorno. Torneremo a pensare alla Coppa quando sarà il momento.